FORMAZIONE


Se vuoi una carriera sempre in crescita, non ci sono scorciatoie: occorrono competenze.

Le competenze sono quel fattore determinante che migliora la qualità della vita lavorativa. E le competenze si ottengono tramite un percorso di formazione continua, costante e proiettato in direzione di ciò che effettivamente serve alla tua professione.

Per questo ROBIT ha lavorato alla costruzione di un’offerta formativa che sia innanzitutto basata sui alcuni capisaldi.



LA FORMAZIONE E' UTILE QUANDO PRODUCE DEI CAMBIAMENTI CONCRETI

I Bisogni Formativi

Quando scegli un corso, o un piano di formazione non cedere alla tentazione di seguire l’istinto o l’abitudine.

Lasciati guidare per identificare quali sono i tuoi reali bisogni. Non sempre, infatti, i corsi più “comuni” sono la risposta migliore.

Ti aiutiamo, attraverso colloqui e test preliminari, a definire con precisione le tue necessità effettive.



La Valutazione delle Competenze

Guarda al processo formativo come ad un ponte tra le skill iniziali e quelle finali.

Con obiettivi troppo “alti” risulterà in salita, rendendo l’esperienza formativa difficile e poco produttiva.

Viceversa, se gli obiettivi sono troppo “bassi”, allora il percorso sarà poco utile.

Per questo mappare le competenze dei partecipanti con test di valutazione mirati, aiuta a definire il percorso più efficace.



La Pianificazione degli Interventi

La distanza percorsa e il tempo impiegato per percorrerla sono due parametri che descrivono con esattezza l’esperienza formativa.

Alcuni corsi possono essere affrontati come una volata; altri, più simili ad una maratona, richiedono più tempo.

Saper riconoscere la differenza ti permette di pianificare le lezioni tenendo in considerazione durata degli interventi e tempi di recupero, proprio come durante una corsa.

Tempistiche precise, come quelle aziendali richiedono un allenamento (la Formazione) efficace.



La Metodologia Didattica

Esistono vari test che si possono effettuare.

Esistono test automatici che il programmatore inserisce nel codice in modo da controllare sempre che il lavoro che si sta costruendo successivamente non invalidi il lavoro precedentemente stilato.

Esistono test finali, effettuati dal programmatore, alla ricerca di bug che possono essere riscontrati in qualsiasi beta.

Nella fase di test coinvolgiamo anche il cliente che ci ha commissionato il lavoro, facendolo altresì testare la robustezza del codice ma anche le sue funzionalità.

Infine eseguiamo il cosiddetto “test della scimmia”, facendo usare il programma a persone che non sono nel mondo della programmazione e che spesso riescono a trovare bug che al programmatore possono sfuggire.

E’ vero infatti che il programmatore, essendo anche il creatore di una determinato software che impone un determinato comportamento, sia a conoscenza del comportamento da eseguire e che quindi non possa rilevare realmente tutti i bug che con un test della scimmia possono saltare fuori

LEZIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO


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